Atterrando a Keflavik, invece che andare direttamente a Reykjavik, potete dedicarvi a una prima esplorazione dell’Islanda percorrendo la penisola di Reykjanes, che offre splendidi panorami e un ottimo primo assaggio delle meraviglie islandesi.

Se viaggiate in auto non sarà più di una mezza giornata a zonzo per i campi di lava, se invece siete in bici calcolate una giornata intera per visitare la lingua di terra più occidentale d’Islanda.

La penisola di Reykjanes è perfetta come antipasto delle meraviglie islandesi. Solo percorrendola c’è modo di rifarsi gli occhi tra campi di lava sterminati in mezzo a distese di sabbia, fattorie rosse e scogliere a picco sul mare e ai confini del mondo.

Gardskagi

Dall’aeroporto di Keflavik spostatevi a nord per raggiungere la punta più settentrionale della penisola dove vi aspettano i fari di Gardskagi, a fare da guardia all’ultimo brandello di costa prima dell’Oceano. Qui potete godervi l’aria del mare, passeggiare sulla lunga spiaggia di ciottoli e, se necessario, campeggiare presso l’area verde che circonda il faro bianco. Se atterrate alle 2 di notte e avete la tenda, è il luogo ideale dove smaltire la fatica del volo, anche se in estate sarete già in pieno giorno con il sole alto sull’orizzonte.

Il Ponte fra due Continenti

La seconda tappa del tour sulla penisola di Reykjanes è “Il Ponte fra due Continenti”, un luogo particolarmente curioso dal punto di vista geologico. Fra quelle che sembrano due dune di sabbia in mezzo a un mare di lava c’è un ponte che collega simbolicamente la placca continentale europea con quella nord-americana. Un posto interessante per una foto.

Valahnùkur

La terza tappa del giro di Reykjanes tocca la punta più meridionale della penisola. Un posto desolato e selvaggio che si raggiunge su una strada sterrata di qualche km, da imboccare seguendo i condotti della centrale geotermica. Qui l’attività geotermale è particolarmente florida e tra le rocce vulcaniche sbucano sbuffi di vapore bianco. La strada prosegue attorno a una collinetta, fino a una radura in cima a una scogliera. Nulla oltre al mare che biancheggia sugli scogli e le sule che prendono il volo lanciandosi a picco sulle onde, le foche che prendono il sole e la possibilità di avvistare qualche balena che affiora per respirare. Ma comunque un luogo mistico dove godere della tranquillizzante forza della natura.

Laguna blu (articolo a parte)

L’ultimo motivo per una sosta nella penisola di Reykjanes è la Laguna Blu, tanto famosa quanto la Tour Eiffel per Parigi. La Laguna Blu è il luogo simbolo dell’Islanda, ne raccoglie tutta l’essenza. Acque termali blu dove sciogliere i muscoli indolenziti, tra una bagno turco e un cocktail al pool bar. Se potete lasciatela per ultima e alla fine del vostro viaggio islandese tornate a godervi il meritato relax.

Decidete voi se spendere del tempo nella penisola di Reykjanes in base alla lunghezza del vostro viaggio. Se avete 7-15 giorni potrebbe essere meglio dedicare più tempo a attrazioni maggiormente suggestive. Se, invece, avete più di 15 giorni, può diventare perfetto per spezzare il viaggio aereo e regalarsi un antipasto in pieno stile islandese.

 

 

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