Se soffrite di vertigini state alla larga dal Kjeragbolten! Ma se amate l’adrenalina e pensate di poter mantenere il sangue freddo in piedi nel vuoto, allora non dovete perdervi questa tappa del vostro viaggio in Norvegia.
A strapiombo sul Lysefjorden, tra le montagne di Kjerag, c’è un sasso incastrato in un crepaccio. Un posto estremamente suggestivo che, però, in alta stagione richiama centinaia di turisti che non si fanno problemi a mettersi in coda per una foto ricordo adrenalinica (se potete evitate il periodo metà luglio-metà agosto).
Da Lysebotn all’attacco del sentiero ci si impiegano 15 minuti in macchina. Una volta risalita la strada di 27 tornanti che porta in cima alle montagne che costeggiano il fiordo, troverete facilmente il centro informazioni sulla destra con un ampio parcheggio e dei cartelli illustrativi che spiegano il percorso da seguire.
Dal parcheggio al Kjeragbolten sono circa 3 ore di buon cammino, con un su e giù impegnativo per ben 3 volte che può diventare ancora più faticoso se incolonnati dietro una fila di turisti. Quando finalmente si arriva alla meta, inizia a esplodere l’eccitazione dell’adrenalina. Il sasso è incastrato nel vuoto. Sotto solo 1000 metri di nulla fino alle acque verdi del fiordo.
Salirci sopra è già impegnativo, bisogna aggirare una grossa roccia tenendosi saldamente ad essa, poi calarsi di un gradino e fare un salto sul sasso grande come un tavolo. L’accesso è laterale, per cui dovrete fare una mezza rotazione per mettervi in posa. La superficie è smussata e non si capisce bene dove finisca la roccia e dove inizi il precipizio, se soffrite di vertigini la testa inizia subito a girare. I piedi diventano pesantissimi e tutto sembra ondeggiare come su una nave. Fate in modo che siano già pronti a scattarvi la foto così che potrete tornare in fretta, ma non troppo, sulla terraferma.
Chi non soffre di vertigini, invece, può sbizzarrirsi mettendosi nelle posizioni più improbabili. C’è chi sale con il cane o con la fidanzata. C’è chi fa yoga, chi la verticale, chi la spaccata, chi fa un salto e chi sfida la morte in altri modi.
In qualsiasi modo lo affrontiate, salire sul Kjeragbolten sarà un’esperienza indimenticabile. A distanza di anni potrete ancora sentire la scarica di adrenalina ripensando a quel momento.
Per il trekking servono scarpe comode, possibilmente da montagna, e abbigliamento consono a un’escursione non impegnativa, ma con clima che può cambiare repentinamente.