Il Messico è un paese molto vasto, e la sua tradizione culinaria varia da regione a regione. Oggi vi accompagno in un tour gastronomico tra nonne, ristoranti e venditori ambulanti nella penisola dello Yucatan, dove cucinare è uno stile di vita, e lo street food regna sovrano.
La cucina yucateca è molto sostanziosa e colorata, diversa dalla cucina tex-mex a cui siamo abituati in Italia, di stampo americano. Non esistono nachos ricoperte di formaggio, non è tutto piccante (le salse a base di peperoncino vengono servite a parte), e se pensate che i messicani bevano solo Tequila, bhè, sappiate che ho visto bere molte più birre in Messico che in qualsiasi altro posto io sia mai stata (ma non chiedete una Corona, molto più europea che messicana)! Una costante della cucina yucateca sono tortillas di mais, arroz (riso) e frijoles (fagioli), che accompagnano le portate principali. Io credo di averne fatto indigestione! Ecco la lista di piatti e bevande che ho avuto modo di assaggiare, corredata da qualche aneddoto.
#1. HUEVOS Y JAMON. Ospite di una famiglia messicana, ho passato i primi giorni a mangiare frutta a colazione, mentre il mio amico trangugiava caffè e uova. Quando ho trovato il coraggio di chiedere il motivo di tanta differenza, la nonna-cuoca mi ha risposto che voleva farmi sentire a casa, dandomi la frutta come è usanza in Italia. Ho cercato di essere riconoscente, ma dal giorno seguente ho avuto anche io le mie uova sbattute con prosciutto (huevos y jamon, appunto).
#2. COCHINITA PIBIL y LECHON. Ne ho già parlato qui della cochinita pibil https://www.indieroad.it/2016/03/24/drunk-food-ovvero-lo-street-food-post-sbornia/#more-600 un panino ripieno di carne di maiale marinata con aglio e spezie e cotta in grosse buche nel terreno. Molto simile è il lechon, panino ripieno di tenerissima carne di maiale cotta al forno. Provato a colazione, dopo qualche iniziale perplessità.. Buonissimo!
#3. HUARACHES. Prende il nome da una calzatura, in quanto si tratta di una grossa tortilla di mais di forma allungata, che viene condita con fagioli, carne, formaggio fuso e salse. Anche qui trattasi di colazione alquanto calorica, ma molto gustosa.
#4. QUESADILLAS. Tortillas di mais ripiene di formaggio fuso. Sono state il mio primo contatto con la cucina messicana, la mia prima colazione, quando tra il jet lag e la nonna che parlava un incomprensibile messicano, avrei ingurgitato qualsiasi cosa.
#5. HORCHATA. Bevanda tipica a base di riso, latte e cannella. Molto dissetante. Inutile dire che io ne andavo matta, a giudicare dalle foto qui sotto, e la ordinavo a colazione, pranzo e cena.
#6. FRIJOLES REFRITOS. Crema di fagioli che viene usata come accompagnamento alle portate principali, servita con tortillas o totopos (triangolini di farina di mais fritti). Costituisce inoltre uno degli ingredienti essenziali di tacos, tostadas e huaraches. L’ho amato e importato sotto forma di lattine, ma quello cucinato in casa è tutto un’altra cosa.
#7. TACOS. Tortillas di mais leggermente cotte e ripiegate su se stesse, farcite con carne (pollo, manzo, etc) oppure marisco (calamari, gamberi, etc), cipolla, formaggio fuso, foglie di coriandolo. Spesso vi si aggiunge della panna acida o guacamole. Un paio bastano a saziarvi.
#8. TOSTADAS. Molto simili ai tacos, con la differenza che le tortillas sono fritte e quindi più croccanti, condite con frijoles, cipolla, insalata, panna acida, guacamole e formaggio.
#9. CHEVICHE. Non solo carne: lo Yucatan offre spiagge meravigliose e tanti gustosi piatti a base di pesce. Il cheviche si compone di pesce bianco marinato nel succo di limone e condito con pomodori, cipolla, peperoncino e coriandolo. Molto fresco, ottimo da gustare in spiaggia.
#10. PESCADO FRITO O EMPANADO. Altro non è che un bel pesce fritto (vi offriranno il pescato del giorno) che viene servito intero, accompagnato da limone e cipolle, pomodori, guacamole, con cui comporre le immancabili tortillas. Delizioso.
#11. PANUCHOS. Ancora una variante delle tortillas, che in questo caso vengono fritte e spalmate di frijoles, poi ricoperte con pollo o tacchino, guacamole, lattuga e cipolle.
#12. TAMALES. Altra bomba calorica, vengono preparati con pasta di mais mista a lardo e ripiena di carne, pesce o verdure in umido; il tutto avvolto in una foglia di banana e cotto a vapore. Ogni regione ha una sua variante.
#13. CHURROS. Troverete numerosi chioschi e venditori ambulanti che vendono dolci e leccornie di ogni tipo. Tra questi cito i churros, bastoncini di pastella di farina fritti e spolverati con zucchero a velo, ottimi anche intinti nella cioccolata calda. Il cocco va invece alla grande sulle spiagge, declinato in mille modi.
#14. MARQUESITAS. Immancabile street-food. Sono dolci molto simili alle quesadillas, cambia però l’impasto, che è quello delle crepes. Il ripieno è di formaggio olandese, il famoso queso de bola (Edam).
#15. TEQUILA e MEZCAL. Dalla piante di agave, o meglio dal suo distillato, deriva la Tequila, che tutti ben conosciamo. C’è poi la versione più “ruvida e casereccia”, prodotta con tipi di agave meno rinomati, ma non per questo meno amata dai Messicani: il Mezcal. Esistono addirittura mezcalerie, bar in cui si balla e si beve mezcal, liscio o allungato con diversi tipi di succo, come quello al tamarindo.
#16. CHELADA e MICHELADA. La chelada è birra mischiata a succo di limone, servita in un bicchiere con il bordo cosparso di sale, mentre la michelada vede in aggiunta anche peperoncino, salse e succo di pomodoro, ed è servita allo stesso modo. Lo ammetto, è stata l’unica cosa che non ho per niente apprezzato – questione di gusti!
Un’ultima chicca: il giorno dell’Epifania, in Messico le famiglie si riuniscono per dividersi la Rosca de Reyes, una ciambella al cui interno sono nascosti uno o più pupazzetti in plastica raffiguranti Gesù. Viene tagliata a fette e servita con cioccolata calda. Questa che vedete qui sotto è quella della famiglia in cui ero ospite. Per fortuna il pupazzetto non l’ho trovato, altrimenti mi sarebbe toccato cucinare tamales il seguente 2 febbraio!