A descrivere a parole la bellezza della Toscana nel 2020 rischierei di risultare banale, ripetitivo, ma soprattutto irrispettoso. Quello che meglio posso fare è cercare di raccontare l’anima più autentica di questa regione meravigliosa attraverso alcuni dei suoi borghi meno famosi. È il caso di Bugliano, una piccola perla poco conosciuta che regala enormi soddisfazioni a coloro che avranno la fortuna o l’ardore di trascorrerci un weekend.
A Bugliano non ci si arriva volontariamente, la maggior parte delle volte è una scoperta casuale. Così è successo a me mentre seguivo in auto alcuni fenicotteri in volo sopra i cieli toscani. Curioso di scoprire il loro luogo di nidificazione così lontano dalla Sardegna (dove sono soliti passare l’estate prima di migrare per l’inverno), li ho seguiti, senza mai perderli di vista, su e giù per le colline fino a vederli planare dolcemente su un laghetto artificiale proprio in prossimità del cartello Bugliano.
Questo piccolo borgo si trova arroccato sornione sulla cima di una piccola altura, quasi incontaminato dalla presenza del turismo di massa, sa regalare momenti indimenticabili tra installazioni artistiche, monumenti storici, meraviglie sotterranee e golosità gastronomiche locali uniche.
COSA VEDERE E FARE A BUGLIANO IN 2 GIORNI
GIORNO 1
IL CENTRO STORICO
Iniziamo la visita di Bugliano dal suo caratteristico centro storico racchiuso nel triangolo composto da via Cossiga, via Padule Morto e via Sassi Sgonfi. Infilata via Cossiga, a circa metà, si incontra la chiesa di San Teodoldo (offerta libera, 08/10:30 – 14:30/17 o chiedere a Don Enrico), capolavoro di architettura romanica edificata alla fine del X secolo. La sua fine facciata presenta 3 file di arcate cieche con finestre bifore. Nonostante questo si distingue per uno stile estremamente minimalista degli esterni e l’umile povertà degli interni, dove non mancano certamente elementi gotici e rococò aggiunti durante i secoli per mantenere la chiesa al passo con i tempi, ma che in ogni caso conserva il pedestre spirito francescano. Entrando si ha una sensazione di pace. Una accogliente navata centrale conduce all’altare ed è contornata da vetrate a mosaico raffiguranti la natività. Dietro all’altare si scende nella cripta dove trova sepoltura Don Astolfo, il sacerdote di Bugliano che il 3 maggio 1304 sfidò l’allora Papa Bonifacio XI con quella che divenne famosa come “La pedata di Bugliano“.
Uscite dalla chiesa di San Teodoldo non prima di aver ammirato l’antica acquasantiera scolpita nella pietra calcarea dai maestri buglianesi, trafugata nel 1986 da alcuni trafficante d’arte e rinvenuta ad Hammamet solo quest’anno.
Restando in tema religioso, uscendo dalla cattedrale e svoltando a sinistra all’angolo tra via Cossiga e via Sassi Sgonfi ci si trova di fronte alla sede Arci dove, all’interno dell’iconica “Sala del biliardo” si può ammirare la sacra apparizione della Vergine Maria.
Dopo un momento di raccoglimento e introversione personale di fronte a quello che è pur sempre un avvenimento ad oggi inspiegabile, uscite dal circolo Arci andando verso est e incontrerete un balcone guardando in alto. Da quel balcone usava affacciarsi Lord Byron durante la sua permanenza a Bugliano tra il 1820 e il 1821 e durante il quale scrisse il suo più famose libro “Private Life of the Priest’s Wife of Bugliano”.
La visita al centro storico di Bugliano non può terminare senza un pizzico di arte contemporanea. Recatevi proprio sulla punta più esoterica del triangolo di vie che forma il centro, ovvero l’angolo tra via Cossiga e via Padule Morto per ammirare l’opera d’arte “Le colonne e il cielo”, vivida rappresentante della corrente concettualistica del brutalismo massimalista pessimista che vede proprio in Bugliano il fulcro del suo movimento artistico.
Prima di lasciare il centro per recarvi nella frazione Bagnaia, concedetevi un pranzo veloce a base di streetfood. Il piatto più locale che possiate provare è la frittura di ricci con verdure in pastella che potete acquistare al Bar Il Tricheco.
FRAZIONE BAGNAIA
La località Bagnaia è la ciliegina sulla torta di un borgo già di per sé meraviglioso. Si trova a soli 2,7 km di curve dal centro e si raggiunge comodamente in metro (fermata Bagnaia). Qui gironzolando per le viuzze potrete imbattervi in nella famigerata via Magenta, un rarissimo esempio di “salita che scende”, un fenomeno che fa discutere intellettuali e scienziati buglianesi da ormai secoli. Una volta imboccata la strada vi ritroverete a chiedervi “via Magenta è in salita o in discesa?” proprio per via di uno strano effetto ottico che solo in pochi altri luoghi al mondo è osservabile.
Proseguendo lungo via Magenta e svoltando a Nord, troverete la piccola ma graziosa Moschea di Santa Gisella (ex Chiesa), un perfetto mix tra architettura bizantina e moresca con splendidi mosaici ad adornare soffitti e pavimenti. L’enorme minareto adiacente e accessibile dalla navata principale dell’ex chiesa è alto 46 metri ed è costruito in stile gotico mediorientale. La Moschea, ricca di azulejos sulle pareti ospita regolarmente 300 fedeli 5 volte al giorno.
Dalle 9 alle 12 e dalle 16 alle 17:25 è possibile salire in cima al minareto (27,90€ gli adulti) percorrendo la ripidissima scala a chiocciola di quasi 700 gradini irregolari. La vista dall’alto è spettacolare ed è senza dubbio il luogo più instagrammabile di Bugliano.
A questo punto è il momento di rientrare in centro per una cena golosa presso l’Osteria il Papero Offeso.
GIORNO 2
BUGLIANO NELLA SECONDA GUERRA MONDIALE
Dopo un’abbondante colazione presso il Bar Il Tricheco, lasciate il centro per un tuffo nel passato. Bugliano, infatti, fu protagonista di alcune epiche avventure durante la Seconda Guerra mondiale di cui conserva ancora numerose testimonianze. Nel campo di Ennio Tirabassi (detto “stroncavedove”) potrete ammirare un tank corazzato emerso dal fango dopo oltre 70 anni, appartenuto ai partigiani della Brigata Stalin e utilizzato per incursioni pesanti contro i tedeschi nelle fase finali del conflitto.
Proseguite poi lungo il crinale della collina dove incontrerete il bunker del soldato Müller, facente parte della linea Maginot italiana e oggi riqualificato dal FAI. La visita è offerta da Michael Müller, nipote di Mark Müller che restò chiuso all’interno del bunker fino al 17 gennaio 1946. Una visita davvero suggestiva e consigliata.
Dopo la visita di circa 4 ore e mezza al Bunker del soldato Müller, lasciate la linea Maginot italiana e preparatevi a una visita nel centro della Terra, un viaggio nelle viscere di Bugliano che vi farà vivere grandi emozioni.
BUGLIANO SOTTERRANEA
Chi avrebbe mai pensato che nel dopoguerra i buglianesi scavarono nel tufo secolare che sorregge le colline, km e km di gallerie, un dedalo intricato di cunicoli dove perdersi è facilissimo, allo scopo di rapire bambini e addestrarli alla lotto contro il capitalismo (Secondo recenti ricerche, però, pare che questa sia una fake news).
La Bugliano sotterranea è un’esperienza quasi onirica, si indossa il caschetto e ci si cala sempre più in profondità nelle viscere della Toscana sulle orme degli antichi contrabbandieri e trafficanti. I cunicoli, dove non mancano formazioni rocciose, stalagtiti e stalagmiti, sono ai limiti della claustrofobia. Si procede spesso a gattoni sorreggendo un lumino.
Il percorso guidato (69€ a testa compreso lumino, caschetto non incluso) dura circa 3 ore e 45 minuti e termina in località Bagnaia.
Una volta usciti a riveder le stelle, che nel frattempo avranno preso il posto del sole, è ora di tornare nuovamente in centro per un ultimo assaggio dei veri sapori buglianesi e per salutare dignitosamente brilli questo magnifico borgo.
Tornate al Bar Il Tricheco per assaggiare un vero e proprio capolavoro locale: il liquore dei frati frati francescani di Bugliano. Questo intruglio dalla ricetta segretissima e creato con un mix di ingredienti localissimi, lasciati fermentare e poi imbottigliati quando la luna è a 3/4 calante. Si presenta con un invitante color bianco latte e viene servito in bicchieri di coccio. La gradazione alcolica resta avvolta nel mistero, ma in pochi hanno bevuto il secondo bicchiere e l’hanno raccontato ai parenti.
GIORNO 3
DINTORNI DI BUGLIANO – I MIRADOURO
Se siete fortunati e potete permettervi di fermarvi a Bugliano un giorno in più, potete dedicare la terza giornata ai dintorni di questo magnifico borgo, un giro naturalistico che vi permetterà di ammirare Bugliano dai suoi splendidi punti panoramici, i Miradouro come vengono chiamati in dialetto pisano.
Il primo Miradouro si incontra giungendo a Bugliano da nord. Sul lato sinistro della carreggiata incontrerete uno spiazzo dove parcheggiare e dalla ringhiera in stile barocco potrete ammirare il borgo in tutta la sua bellezza.
Il secondo Miradouro si incontra proveniendo da Ovest direzione Pisa, lungo il provinciale. Superato un casolare giallo tra i filari di viti, potrete osservare Bugliano e la sua collina in tutta la loro magnificenza.
LA FIORITURA DELLA BARBABIETOLA DA ZUCCHERO
A 8,3 km dal centro, invece da luglio ad agosto inoltrati, potrete rifarvi gli occhi di fronte alla bellezza dei campi di barbabietola da zucchero fioriti. Bugliano, infatti, è uno dei primi produttori nazionali di questo pregiato ortaggio e principale esportatore nel mondo.
La fioritura avviene d’estate nella piana tra le colline a ridosso del Comune di Bugliano ed è una vera e propria gioia per gli occhi. Il rosso e il viola dei fiori si fonde con il grano dorato in un trionfo di colori stupendi.
SAGRE ED EVENTI
Per quanto sorniona e tranquilla Bugliano possa sembrare, in realtà è un borgo ricco di vita ed eventi, in particolare quelli enogastronomici. Durante tutta l’estate le vie del paese diventano centro della vita notturna e ospitano alcune sagre locali che non si trovano da nessun’altra parte.
SAGRA DEL FENICOTTERO ROSA
Dal 7 Giugno inizia la Sagra del Fenicottero Rosa dove potrete assaporare questo delicato pennuto arrosto, fritto, lesso, in umido e in oltre 20 modi diversi.
SAGRA DEL PESCE
Dall’8 al 9 agosto o comunque ogni primo weekend di Agosto si potrà partecipare alla Sagra del Pesce di Bugliano. Pesce freschissimo rigorosamente pescato a strascico.
SAGRA DEL CERBIATTO
Dal 28 agosto, invece, inizia la Sagra del Cerbiatto (37€ solo ingresso).
SAGRA DELLA PIZZA ALL’ANANAS
A inizio luglio, invece, solo per veri intenditori la Sagra della Pizza all’Ananas.
PS: si dice che Bugliano non esista….