La golosità del cioccolato ha tenuto banco a Milano dal 9 al 12 febbraio al Salon du Chocolat, con un programma ricco di novità e di ospiti internazionali che hanno saputo trasformare questo cibo in arte.
Ernst Knam, Carlo Cracco, Iginio Massari, Davide Oldani, Davide Comaschi, Andrea Besuschio, sono solo alcuni dei nomi dei protagonisti che hanno animato i palchi della manifestazione. Il più atteso probabilmente era i Maitre Choccolatier Ernst Knam. Il Re del Cioccolato, in esclusiva per la manifestazione, ha realizzato la scultura in cioccolato a tema San Valentino, simbolo dell’evento, che ha accolto gli ospiti al loro ingresso. Ma non solo: uno stand completamente dedicato di 60 metri quadrati, dove lo Chef Knam ha riprodotto le sue celebri ricette e presentato nuovi progetti che lo vedranno protagonista nel 2017.
Il “Salon du Chocolat” nasce a Parigi nel 1994 dall’intuizione di Sylvie Douce e Francois Jeantet con l’obiettivo di far scoprire il cioccolato in tutte le sue forme. In questi 22 anni sono stati organizzati 165 saloni, per una media di 20 saloni all’anno. La manifestazione raggiunge oggi 30 città su 4 continenti. Complessivamente ha coinvolto 10.000 espositori e un pubblico di 8,2 milioni di visitatori.
La filosofia che l’esposizione vuole promuovere è l’attenzione nella selezione delle materie prime, la cultura e la maestria nella combinazione degli aromi, la ricerca della qualità assoluta. Fattori che hanno reso il cioccolato all’italiana, nei secoli, un prodotto d’eccellenza sempre pronto a stupire. Tra i progetti presenti, “Il Villaggio dei due Mondi” è un’area abitata da 12 artigiani cioccolatieri italiani che hanno presentato il loro modo di interpretare il cioccolato partendo dai semi del cacao. Nello spazio sono attive due fabbriche che riproducono la lavorazione del cacao dalla molinatura e tostatura, alla preparazione dal vivo dei cioccolati spalmabili. “From Bean to Bar” (dalla fava alla tavoletta) è il modo di dire nel mondo quello che da noi dal ‘500 è il cioccolato all’italiana. Nello spazio è presente un’agorà in cui si affrontano una moltitudine di temi interessanti: dai metodi naturali di produzione a come nasce un cioccolato al latte crudo, dalla storia del cioccolato italiano a come si studia il design di una tavoletta. L’Associazione Fermento Cacao, curatrice di questo spazio promuove il manifesto che vuole riaffermare il ruolo centrale dell’Italia nella cultura del cioccolato mondiale, organizzando una rete di formazione nella trasformazione del cacao diffusa, aperta, fruibile e specialistica.