Erotismo, misticismo, natura, scorci stupendi. A Khajuraho sacro e profano si fondono dando vita a una città ricca di attrattive sia architettoniche che naturali, da visitare in almeno 2 giorni prima di dirigersi a Varanasi o ad Agra.
Una delle principali attrazioni dell’India del Nord sono i templi erotici di Khajuraho, un complesso sacro sia per l’induismo che per il gianismo dove gli stupendi altorilievi che adornano le architetture religiose raccontano storie scabrose, gloriose e divine allo stesso tempo.
Ma il parco archeologico non è l’unica ragion d’essere di questa cittadina indiana: l’Old City e i dintorni hanno molto da raccontare.
I TEMPLI EROTICI OCCIDENTALI DI KHAJURAHO
Khajuraho conta ben 3 aree diverse di templi: i templi occidentali, i templi orientali e i templi meridionali. Di queste 3 aree solo i templi occidentali sono a pagamento, mentre le altre due si possono esplorare liberamente.
E’ proprio dal complesso occidentale che deve cominciare la vostra visita.
L’ingresso al parco si trova al termine di Jain Mandir Road, la strada principale di Khajuraho su cui si affacciano mercati, hotel e ristoranti. All’interno sorgono 8 templi eretti tra il X e il XII secolo. La perfetta conservazione degli altorilievi è un dettaglio semplicemente straordinario e rende ancora più preziose le sue raffigurazioni. Il 10% circa di tutti gli altorilievi presenti nell’area dei Templi Occidentali raffigura scene erotiche ritenute insegnamenti di pratiche sessuali tantriche. In tal caso fare sesso a 3 con un cavallo può considerarsi tantrico.
Questo complesso archeologico si gira con calma in circa 2 ore ed è necessario togliersi le scarpe ogni qual volta si voglia ascendere a un tempio.
TEMPLI ORIENTALI E OLD CITY
I templi orientali di Khajuraho si trovano nella Old City. Per raggiungerli si superano i moderni templi gianisti dove, se siete fortunati, potrete vedere i monaci giainisti, dei santoni completamente devoti alla causa che vivono nudi e scalzi, in totale povertà.
Nonostante i templi orientali siano meno interessanti di quelli occidentali, rappresentano un’ottima occasione per attraversare la Città Vecchia, un quartiere dagli scorci unici e caratteristici, diviso in 4 zone per ognuna delle 4 caste indiane (Paria esclusi).
Le case in calce bianca, verde e azzurra creano strette viuzze percorse da mucche e persone indistintamente e sugli stipiti delle porte capeggiano ghirlande di foglie di mango come portafortuna.
RANEH WATERFALLS E KUTNI DAM
Nei dintorni di Khajuraho potrete anche dedicare una mezza giornata per visitare le Raneh Waterfalls. Purtroppo al momento della mia visita, l’accesso alle cascate era chiuso per via di un non meglio precisato omicidio (sospetto più che altro fosse una scusa del mio tuk tuk driver per portarmi più lontano e farmi spendere di più). Per questo che la mia corsa in tuk tuk deviò all’enorme bacino del Kutni Dam, una diga che crea un lago artificiale enorme, che nonostante l’aspetto artificiale regala scorci suggestivi tra buoi e pescatori locali.
COME ARRIVARE A KHAJURAHO
Da Agra
Il viaggio da Agra a Khajuraho è molto lungo. Conviene muoversi in treno fino a Jhansi e fare sosta a Orchha (assolutamente da non perdere) e da qui prendere un autobus locale in direzione Satna o Rewa. La tratta è lunga e molto affollata. Personalmente ho viaggiato su un autobus in piedi con persone appese fuori o sul tetto e ho dovuto cambiare mezzo a Mauranipur. A Chhatarpur per colpa di uno sciopero ho dovuto proseguire in taxi fino a Kharuraho per un totale di circa 5 ore di tratta.
Da Varanasi
Il modo più comodo per muoversi da Khajuraho a Varanasi è il treno notturno che parte dalla stazione di Satna (raggiungibile in autobus da Bamitha). Il treno impiega circa 8 ore e va prenotato con largo anticipo.
DOVE DORMIRE A KHAJURAHO
La città non manca di proposte per il pernottamento. Si trovano hotel per tutte le tasche. L’Hotel Harmony si trova in un’ottima posizione e i prezzi si aggirano attorno ai 15-18 euro a camera a notte. Per prenotare CLICCA QUI.
DOVE MANGIARE A KHAJURAHO
Se per caso vi venisse un’improvvisa voglia di pizza il ristorante Mediterraneo vi proporrà la peggior pizza della vostra vita, ma l’esperienza grottesca vi ruberà qualche risata. I nomi sul menù Quattro for Maggie (4 formaggi) o la Quanta Dino (Contadino) saranno un aneddoto divertente al vostro ritorno.
