Ottenere il Visto Turistico indiano è un viaggio nel viaggio, l’emblema della contorta mentalità indiana e della sua burocrazia a volte estenuante.

Per semplificare un po’ la vita ai viaggiatori, però, dal 2017 è possibile richiedere un visto elettronico chiamato e-Visa direttamente online senza doversi recare in ambasciata o consolato. La procedura è completamente in inglese e si effettua sul sito web ufficiale del governo indiano.

 

ATTENZIONE: l’e-Visa è valido solo per l’ingresso nel paese via aereo per gli aeroporto di Ahmedabad, Amritsar, Bagdogra, Bengaluru, Calicut, Chennai, Chandigarh, Cochin, Coimbatore, Delhi, Gaya, Goa, Guwahati, Hyderabad, Jaipur, Kolkata, Lucknow, Mangalore, Mumbai, Nagpur, Pune, Tiruchirapalli, Trivandrum, Varanasi o via mare attraverso i porti di Cochin, Goa, Mangalore, non via terra.

COME OTTENERE L’e-VISA INDIANO

Il Visto Turistico indiano si richiede dal sito del governo e accedendo alla pagina per l’application. La procedura è composta da numerosi e ridondanti passaggi che spesso vi faranno chiedere quale sia la logica dietro certe richieste, ma vediamo punto per punto l’iter di richiesta.

1. INFORMAZIONI GENERICHE SUL VIAGGIO

La prima pagina raccoglie genericamente informazioni sul vostro viaggio. Prima chiede il tipo di passaporto con cui viaggerete, la nazionalità e la data di nascita. Un indirizzo email al quale riceverete l’ETA (Electronic Travel Authorization), il porto di arrivo previsto e la data di arrivo prevista in India (minimo 4 giorni dalla richiesta). A seguire viene chiesto di indicare il tipo di visto che volete richiedere: eTOURIST VISA, eMEDICAL VISA, eBUSINESS VISA, eCONFERENCE Visa, eMEDICAL ATTENDANT VISA. Scegliete eTourist Visa e compilate il modernissimo (ahahah) codice captcha.

Per ora tutto semplice. Procedete alla prossima schermata.

2. ANAGRAFICA

La seconda pagina di richiesta del visto indiano è un’anagrafica pura dove inserire i propri dati come nome e cognome, data di nascita (di nuovo), luogo di nascita, sesso e livello di istruzione. Oltre a questo si aggiungono dei campi più “bizzarri” come “Hai mai cambiato nome?, “Segni fisici visibili” dove inserire eventuali segni particolari del proprio aspetto (nel caso non ne abbiate scrivete “no”), religione e “Hai acquisito la tua cittadinanza per nascita o per naturalizzazione?”. Proseguite alla schermata successiva.

3. RESIDENZA E DETTAGLI FAMILIARI

Nella terza pagina di richiesta del visto inserite inizialmente il vostro indirizzo di residenza attuale e a seguire i dettagli familiari come nome e cognome, nazionalità e luogo di nascita dei vostri genitori, con una casella in cui bisogna specificare se i genitori sono di origina pakistana (diciamo India e Pakistan non si vogliono troppo bene).

Dichiarate il vostro stato civile: single o sposato.

A questo punto vogliono sapere le informazioni relative alla vostra occupazione come il tipo di lavoro che svolgi attualmente, il nome dell’azienda per cui lavori, il suo indirizzo e recapito telefonico. Non manca da specificare eventuali lavori svolti in passato e la dichiarazione di non essere o non essere stato un militare, un paramilitare, poliziotto o altri corpi armati di qualsiasi nazione. Next, alla prossima pagina.

4. DETTAGLI DEL VIAGGIO

La quarta pagina chiede di indicare nel dettaglio il vostro viaggio. Indicate due città che intendete visitare e l’indirizzo di un hotel che avete già prenotato.

Vi viene chiesto in seguito se siete già stati in India e i Paesi visitati negli ultimi 10 anni. La domanda successiva chiede se siete mai stati in una nazione SAARC (Afghanistan, Bangladesh, Bhutan, India, Maldive, Nepal, Pakistan e Sri Lanka).
L’ultimo step chiede le referenze sia in Italia (io ho messo la mamma), sia in India (io ho messo l’indirizzo del primo hotel che avevo prenotato).

5. AUTODICHIARAZIONI

La pagina 5 è dedicata alle autodichiarazioni:
– Sei mai stato arrestato, condannato o imprigionato da qualsiasi tribunale di qualsiasi Stato?
– Ti è mai stato negato il visto o sei stato espulso da un qualsiasi Stato inclusa l’India?
– Sei mai stato coinvolto nel traffico di esseri umani, droga, abuso su minori, crimini contro le donne, reati economici o truffe finanziarie?
– Sei mai stato coinvolto in Cyber Crime, attività terroristiche, sabotaggi, spionaggio, genocidio, omicidi a sfondo politico o altri atti di violenza?
– Hai mai espresso con qualsiasi modo e mezzo appoggio alla violenza terroristica o incitato ad atti terroristici o altri atti criminali?
– Hai mai richiesto asilo in un qualsiasi Stato)

Rispondete secondo coscienza, :-).

6 e 7. UPLOAD DOCUMENTI

Sesta e settima pagina dedicata all’upload dei documenti necessari per richiedere l’e-Visa indiano. Il primo da caricare è una foto del proprio volto su sfondo bianco. Formato jpeg, dimensione minima 10 kb, dimensione massima 1 mb. Dovrete armeggiare parecchio con i programmi di fotoritocco per diminuire la dimensione della foto e farla rientrare nel megabyte dato che i telefoni moderni scattano foto di grandezza ben superiore. Dall’India ci tengono a precisare che la foto alla foto presente sul passaporto non verrà ritenuta valida.

A seguire caricate la foto della prima pagina del passaporto, quella con i dati anagrafici e la foto per intenderci. Il formato del file deve essere tassativamente PDF e la dimensione massima 300 kb, ancora meno rispetto alla foto del volto. La foto deve essere dello stesso passaporto con cui vi presenterete in dogana.

L’ottava pagina è un semplice riepilogo di controllo dei dati immessi. Cercate di non commettere errori perché  non è prevista la possibilità di tornare indietro a correggere, ma si può solo ricominciare da capo.

9. AVVERTENZE, ACCETTAZIONE E PAGAMENTO

Nona pagina avvertenze e accettazione delle condizione e pulsante per il pagamento del visto. Se siete arrivati fino a qui e il pagamento va a buon fine, non dovete fare altro che attendere la mail con l’e-Visa indiano.

QUANTO COSTA IL VISTO TURISTICO INDIANO?

Entrare in India non è affatto economico. L’e-Visa, infatti, ha un costo notevole pari a 80 dollari, circa 71 euro, a cui va sommato il 2,5% di commissioni per la transizione bancaria.

QUANTO DURA IL VISTO ELETTRONICO PER L’INDIA?

Il visto elettronico indiano ha una validità di 365 giorni dalla data di ricezione dell’ETA, quindi dalla data di conferma del visto. Consente accessi multipli in India durante tutto il corso di validità e ogni singolo accesso non può superare i 90 giorni consecutivi.

CONSIGLI PER LA RICHIESTA DEL VISTO INDIANO

La procedura per richiedere l’e-Visa indiano può risultare davvero estenuante. Il server del sito governativo può essere particolarmente rallentato se l’afflusso di visitatori è alto e la procedura di richiesta non permette di tornare indietro a correggere eventuali errori. In caso di errore dovrete ricominciare da capo.

Ma la cosa più fastidiosa è che le pagine di richiesta possono scadere nel tempo in cui cercate i dati da inserire o vi scattate la foto. Per cercare di sopravvivere alla richiesta del visto e salvare la vostra salute mentale vi consiglio di preparare tutto il necessario in anticipo, per quanto possibile, e di scrivere immediatamente su un foglio questi due id: Temporary Application ID e Application ID.

Sembrava troppo banale creare un unico ID per tutta la richiesta del visto, ma agli indiani piace rendere le cose complicate.

Il Temporary Application ID è fondamentale nel caso dobbiate interrompere il vostro processo di richiesta o nel caso in cui scada la pagina su cui state lavorando. Inserendo il Temporary Application ID in questa pagina, dovreste essere in grado di riprendere la vostra richiesta dall’ultimo salvataggio. Se il vostro processo si interrompe in una pagina compresa tra la 1 e la 8, usate il Temporary Application ID per rientrare.

L’Application ID, invece, vi viene assegnato dal nono step in poi ed è l’identificativo della vostra richiesta di visto vera e propria. Se il pagamento è andato a buon fine, potete controllare con questo ID e da questa pagina, lo stato del vostro e-Visa. Se invece, per qualsiasi motivo, non avete completato il pagamento, potete completarlo inserendo l’Application ID in questa pagina. Ovviamente fare un’unica pagina multifunzione era chiedere troppo.

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