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Viaggi: Aspettative VS Realtà by IndieRoad.it

Torii Path Kyoto

Viaggiando è normale crearsi aspettative grandiose sulle attrattive principali del proprio itinerario. Soprattutto oggi che la reperibilità di immagini magnifiche dei luoghi da visitare è a portata di clic su internet. Ma molto spesso, la realtà è ben diversa da quanto ci si aspettava e si rischia di rimanere delusi.

Ecco le volte in cui, per me, la Realtà è stata ben diversa dalle Aspettative! (Clicca sulle foto per vederle a piena risoluzione)

#1. Preikestolen, Norvegia

Il pulpito di roccia più famoso, suggestivo, romantico al mondo. Chi non ha visto una sua foto al tramonto con il fiordo a fare da cornice? Nessuno. Infatti al mio arrivo nel 2013 (c’ero già stato nel 2005 con risultati ben diversi, per fortuna) mi sono ritrovato in coda per 3 ore di escursione, dietro a un’intera nave da crociera spagnola. Età media, 65 anni. Terribile.

ASPETTATIVE                                                                                   REALTA’       

#2. Angkor, Cambogia

Reso celebre dal film “Tomb Raider”, ma già considerata una delle meraviglie del mondo dai viaggiatori più incalliti, la città sacra di Angkor è tanto bella quanto magica. E il suo fascino purtroppo attira migliaia di persone. La mia aspettativa era di godermi l’alba di fronte allo stagno con i fenicotteri dell’Angkor Wat, ma mi ritrovai circondato da turisti coreani armati di ombrellini, sudato fradicio per il caldo asfissiante.

ASPETTATIVE                                                                                   REALTA’       

#3. Nuotare con le tartarughe, grecia

Quando lessi che su Zacinto c’era una delle più grandi colonie di tartarughe marine d’Europa che qui nidificano in estate, pensai che avrei coronato il mio sogno di nuotarci assieme. E così guidai alla volta di Laganas per vederne una. Quando arrivai riuscii a trovare solo tour organizzati che per 25 euro ti portano a 50 metri dalla costa, a bordo di una barca gialla con il fondo trasparente, a disturbare una tartaruga. Il via vai di barche è talmente intenso che le tartarughe non rimangono mai da sole, ma sono perennemente circondate da turisti. Coronai comunque il mio sogno. Con la mia canoa trovai la mia personalissima tartaruga, rinominata “Govinda”, lontano dal flusso dei tour e ci nuotai assieme!

ASPETTATIVE                                                                                   REALTA’       

#4. Geysir, Islanda

Il Geyser di Geysir è il più bello al mondo. Una cornice suggestiva, un fenomeno naturale unico e…una folla a circondarlo costantemente. Tanto che per fare una foto senza persone nell’inquadratura dovetti andarci al tramonto. E a luglio il sole tramonta poco prima di mezzanotte.

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#5. I Puffin, Islanda

I Puffin, pulcinella di mare, sono quegli uccelli da scogliera che si vedono nei documentari National Geographic sul Grande Nord. Appollaiati sulle rocce con i loro becchi arancioni e qualche sardina tra le fauci. A Husavik, in Islanda, andai a “caccia” dei Puffin pensando che mi sarei arrampicato a mani nude su una scogliera, vestito mimetico e stando attento a rimanere sottovento. Finii su un veliero che mi portò a vederli in mezzo al mare a distanza siderale.

ASPETTATIVE                                                                                   REALTA’       

#6. Torii Path, Kyoto – Giappone

Il Sentiero dei Torii è una delle più belle attrazioni di Kyoto. Un luogo semplicemente magico…a meno che non ti ritrovi letteralmente in coda, a passo di lumaca, senza poterti fermare per fare una foto che qualcuno dietro si lamenti.

ASPETTATIVE                                                                                   REALTA’       

#7. Buddha Reclinato, Bangkok

47 metri di larghezza e 15 di altezza a immortalare l’istante in cui il Buddha raggiunge il Nirvana. Un momento estatico, però, da condividere con molti!

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#8. Gli elefanti, Thailandia

Tra le avventure più autentiche che si possono fare in Thailandia c’è l’incontro con un elefante. I branchi potrebbero benissimo attraversarti la strada mentre passi in zone circondate dalla giungla. Ma è più probabile che finirete in una super mega trappola per turisti vicino a Chiang Mai, dove gli elefanti sono tenuti in una sorta di circo all’aria aperta, costretti a giocare a calcio, dipingere, inginocchiarsi e altre attività che disonorano la grande intelligenza di questi animali per la gioia dei turisti più ebeti che abbia mai visto. Mi pentii di aver partecipato a quel triste spettacolo. Ebbi la mia esperienza unica qualche settimana più tardi, quando alcuni elefantini vennero a fare il bagno al mare sull’isola di Ko Chang. Non si vedevano turisti per km e km data la bassissima stagione.

ASPETTATIVE                                                                                   REALTA’       

Tutte queste esperienze, alla fine, mi hanno insegnato a trovare l’autenticità dei luoghi in altre cose, nelle persone, nei dettagli e in posti dove nessuno immaginerebbe mai di trovarci qualcosa di interessante. E voi, avete avuto esperienze simili? (Commentate e condividete)

 

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